“Milano Fashion Zombie” la review di Cid62

“Un horror originale, malgrado il “tema zombie” sia ormai stato eviscerato (in tutti i sensi) in ogni modo: in film, telefilm e tanti, tantissimi romanzi e racconti.

Questo romanzo ha una grande forza: la caratterizzazione dei personaggi, le ignare vittime che si ritrovano nel bel mezzo di un’Apocalisse. Un abominio che sconvolgerà le loro vite, durante lo svolgimento della Fashion Week di Milano, in cui la bellezza, ricchezza e il superfluo si trasformeranno in un incubo agghiacciante.

Sette persone riusciranno a sfuggire, in modi decisamente rocamboleschi, dall’attacco di zombies famelici, putrescenti, che si trasformano sotto i loro occhi in creature ancora più orripilanti.

Per chi ama lo splatter, ci sono scene che sicuramente apprezzerà, degne del migliore dei film di questo genere; non c’è però solo orrore, paura: gli autori ci descrivono i sopravvissuti con tale accuratezza e pathos tali da entrare subito in sintonia con ognuno di loro, facendoci provare le emozioni che li sconvolgeranno per sempre.

Ogni capitolo è suddiviso secondo il punto di vista di ogni personaggio, fornendoci dettagli della sua vita, permettendoci di calarci così appieno nei meandri del loro animo.

Come Andrea, il fotografo che, malgrado abbia viaggiato per tutto il mondo, facendo anche il reporter di guerra, non riesca a sfuggire al rimorso di un amore perduto tragicamente.

Bellissima quanto triste la frase che gli disse un uomo, conosciuto durante uno dei reportage nelle Ande: “Andrea, le cose che ti colpiscono, giù nel profondo, lasciano un segno nel cuore, come una mappa sentimentale. Il vero amore, se è reale, sarà sempre parte di te, diventerà un termine di paragone.”.

Poi Pasquale Catozzi, l’inserviente addetto alle pulizie dell’evento mondano. Un uomo rude che nasconde un animo sensibile, che ricorda con tenerezza sua moglie Ornella e gli insegnamenti di sua madre. Un personaggio che più volte mi ha fatto sorridere con le sue massime: “Il cervello mente, lo stomaco mai.”.

La modella Chiara, una ragazza piena di ansie e dubbi, succube dei fantasmi di un’adolescenza tormentata dal peso in eccesso.

La fashion blogger Martina, alias “Regina Paloschi”, schiava di se stessa e che, solo in extremis, si renderà conto quanto abbia sprecato della sua seppur giovane vita.

Lo stilista, un personaggio davvero insopportabile, il cui ego non trova confini nemmeno di fronte a situazioni estreme.

Infine la ragazza muta. Misteriosa, a tratti inquietante. Una figura che rimarrà sempre in disparte ma che, alla fine, giocherà un ruolo fondamentale.

Un romanzo caratterizzato da una piacevole ironia, mai fuori luogo né eccessiva e la grande bravura nel rendere reali i protagonisti, tanto da essere difficilmente dimenticati.

Complimenti agli autori!”