Da una recensione Amazon: “Il romanzo è ambientato durante la Fashion Week di Milano. Sembra una giornata qualunque, tutti sono presi dalla frenesia delle sfilate, fino a quando non scoppia un’apocalisse zombie. Un gruppo di sopravvissuti fugge verso il padiglione ferroviario per mettersi in salvo dai non morti che vogliono cibarsi di loro. I protagonisti sono un ex fotografo di guerra, uno stilista con la puzza sotto il naso, una modella con problemi alimentari, una fashion blogger, un inserviente, un autista di limousine e una donna muta. In una rocambolesca avventura, il gruppo tenterà in ogni modo di mettersi in salvo.
Comincio col dirvi che se pensate di trovarvi di fronte alla solita e banale storia sugli zombie vi sbagliate di grosso. Innanzitutto “Manichini” è un romanzo ricco di interessanti spunti di riflessione sulla società moderna. Ciascun capitolo è narrato da uno dei protagonisti, che ci racconta come procede la trama, nonché il suo personale punto di vista sull’incubo che è piombato così improvvisamente sulla settimana della moda. Punto forte del libro sono proprio i personaggi del romanzo, la cui caratterizzazione è resa in maniera egregia. Ciascuno ha il proprio stile, un modo tutto suo di esprimersi, una maniera differente di affrontare questa emergenza e una diversa visione sul mondo. I protagonisti diventano, quindi, uno specchio della nostra società e dei suoi valori.
Il libro vi strapperà anche alcune risate, non mancano infatti l’ironia e il grottesco. Il romanzo è stato scritto a due mani e vi posso assicurare che lo stile dei due autori ha saputo amalgamarsi alla perfezione. Il testo ha ritmo e si legge davvero con estremo piacere e grande curiosità. Altro elemento che mi ha colpita parecchio è stato il colpo di scena finale, del tutto inaspettato, che definirei geniale.
Un ottimo romanzo, dunque, da cui sarà difficile staccarsi.”
Grazie, semplicemente grazie, da Irene e dal sottoscritto!

